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giovedì 15 marzo 2007

Pizzo Cengalo, via "Gugiatti" - prima invernale

E’ un inverno che quasi tutti hanno definito "fasullo". Temperature incredibili fino a fine gennaio, poi finalmente qualche spruzzata di neve, qualche grado in meno ma comunque ancora condizioni ben diverse da ciò che ricordavamo degli anni passati.
Nei giorni scorsi, siamo saliti anche noi a goderci l’ultimo cielo limpido di una pazza stagione.

Ketty in salita verso il Rifugio Gianetti


Una stagione che, sebbene sia più simile ora di prima alle sue caratteristiche tradizionali, è oggi ufficialmente terminata.
Siamo saliti con la voglia di due giorni di fatica, sacchi pesanti e da parte mia un po’ di gusto per la riscoperta di itinerari sulle pareti che già conosco. E così è nata la scelta della via "Gugiatti" alla parete Est del Pizzo Cengalo (3367 m), una via aperta nel 1976 dai fratelli valtellinesi Ermanno e Franco Gugiatti e ripetuta forse solo una volta da allora (forse Paolo Cucchi).

Siamo io e l’amico Andrea Barbieri, al suo battesimo alpinistico "ufficiale".

Nel pomeriggio raggiungiamo il bivacco invernale del Rifugio Gianetti in circa 5 ore, ciaspolando con le racchette da neve nella parte finale. All’alba partiamo, e in 2 ore siamo all’attacco della via. Una bella scalata fino in cima: 450 metri di fessure, placche e fili di cresta, che comunque consiglierei maggiormente proprio in inverno vista la qualità a tratti "delicata" della roccia.
Nella parte alta del pilastro tracciamo probabilmente una difficile variante. Una diretta di 3 freschi tiri di corda all’ombra, per evitare un canale di neve farinosa. Qui incontriamo le maggiori difficoltà in arrampicata libera della via (VII- e brevi tratti di misto). Siamo in cima dopo 11 tiri di corda e rientriamo al rifugio solo dopo 15 ore complessive, sprofondando in una neve "cotta" dal caldo sole di una bellissima giornata.
E’ stato un inverno che ho visto solo per metà, prima ero in Patagonia e poi in Scozia per il meeting di alpinismo invernale del Bmc. Ma la montagna invernale è sempre un richiamo per chi la ama. Per chi vuole portarsi a casa le "prime invernali" e per chi vuol godere di un ambiente unico, silenzioso e ovattato. O forse tutte e due...


Arrivo al rifugio invernale (il Piacco o il "Penco")
La larga parete Est del Cengalo
Il diedro iniziale
Sui traversi a metà via
Canali che portano alla torre finale
Sulla variante diretta che ci porta fuori in cima con tre tiri
Scendiamo dal bivacco il mattino dopo,
non prima di esserci scaldati per bene

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